domenica 3 ottobre 2010

 Michele Tajariol


L’ artista di Pordenone rimarrà per circa dieci giorni negli spazi de “I Macelli” per creare l’installazione lungo i 20 metri della sua facciata, inaugurando il progetto artistico dedicato alla contemporaneità che si sviluppa per tutto l’anno in quattro momenti di un mese ciascuno.

Michele Tajariol utilizza oggetti comuni di diversa natura e provenienti dalle realtà più disparate.
Li scompone e li ricrea. L'operazione della rigenerazione, può prevedere l'unione di singole
componenti prese da pezzi diversi o lo spostamento innaturale delle componenti in diversa
posizione, li rende insoliti donandogli un altro significato. L'oggetto diventa opera essendo stato privato della sua e della nostra quotidianità. Non si tratta quindi di semplici ready made, ovvero di opere definite tali solo per decisione o volontà dell'artista. Le installazioni composte da differenti elementi industriali che dialogano tra loro nella diversa funzionalità che il nostro sguardo attribuisce a ognuno e la riflessione che scaturisce dall'opera, è la rappresentazione stessa.

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